Ago

Saluto oggi un’amica di ottant’anni.

Di una donna di quasi due generazioni oltre la mia avrei potuto dire di sentirla zia, magari nonna. Invece Agostina – Ago- l’ho proprio sempre sentita come un’amica.

Ago era una donna incredibilmente moderna, intelligente e lieve.

Ago conosceva molte cose di Dio, di Dio nella storia degli uomini, di Dio nel cuore di ogni singolo uomo. Ne conosceva la bellezza e le contraddizioni.
E queste cose che lei sapeva, moltissime volte hanno messo al riparo la sostanza della mia piccola fede dalla forma che talvolta le ho voluto imporre per compiacere chissà chi, poi. Ago è stata più di una volta un ombrello per quella mia piccola fede, ecco.

Per di più, quel che sapeva lo condivideva con generosità piena, senza mai, e dico mai, un’ombra di supponenza.

Quando ne ho avuto bisogno, ha difeso le mie scelte, anche se poco ortodosse, facendomi sentire sempre accolta. E questa è la cosa che più di tutto non ho nessuna intenzione di dimenticare.

Era moderna e lieve, come nella foto del suo matrimonio appesa nel suo corridoio.
Ago ha sposato Francesco con un vestitino corto al ginocchio. E con quella sua stessa naturale leggerezza lo ha accompagnato nella sua lunga malattia, quando scandiva forte le parole offrendogli un succo di frutta, quando lo faceva salire e scendere dalla sua macchina rossa, quando ha organizzato per lui dei viaggi. Con coraggio, senza disperazione, ma anche senza rassegnazione. Con la sua ferma, ostinata e serena leggerezza. E questa è la cosa che più di tutto ho davvero intenzione di custodire.

Risultati immagini per ombrello

6 pensieri su “Ago

Lascia un commento