Pari o dispari?

Mi son spesso chiesta se sono femminista. Credo che la risposta sia sì, per lo meno abbastanza sì.

Sono femminista nel senso che mi infiammo se avverto discorsi o comportamenti maschilisti. Sento il bisogno di bilanciarli, di non lasciare impunite alcune palesi discriminazioni.

Però, a dispetto delle definizioni, il mio desiderio più femminista non è la parità dei generi. I generi sono, secondo me, sia pari sia dispari. Non so come spiegarlo meglio, questo concetto che ho in mente: tiene insieme equità, diversità e unicità.

Il desiderio più femminista che ho è, invece, che ci sia un giorno meraviglioso in cui il femminismo stesso si scopra finalmente inutile, privo di scopo, finito.

Anche se la strada percorsa è tanta e io mi sento davvero di camminare con gratitudine sulle spalle delle gigantesse che mi hanno proceduta, c’è oggi, ovunque sul pianeta, ancora urgenza di femminismo. Ma non sarà per sempre, lo spero.

E quando il femminismo non sarà più necessario, sarà il giorno in cui in cui ci sembrerà naturale che nessuna frase al mondo contenga la subordinata causale “perché sono una donna”. Niente più “non ho avuto quell’incarico perché sono una donna”, “non ho pagato il biglietto di ingresso nel locale perché sono una donna”, “mi sono occupata io di mia mamma anziana perché sono una donna”, “ho avuto il posto nel consiglio di amministrazione tra le quote rosa perché sono una donna”.

Sarà bello avere una nomenclatura scientifica in cui ci si fermi alla specie, senza necessità di specificare il genere, se non, al massimo, nelle competizioni sportive.

Son davvero orgogliosa di essere donna, ma non lo considero più importante dell’essere umana.

Sogno, per le mie figlie e per i miei nipoti, che son femmine e maschi, che son pari e son dispari, un mondo in cui “discriminare” significhi unicamente “scegliere” e che ognuno di loro lo possa fare nella sua piena libertà di essere umano.

Mamma, e quando è la Festa dell’Uomo?– mi ha chiesto Signorina A, ieri sera.

Non c’è

Beh, almeno c’è la festa del papà– si è intromessa Mademoiselle C.

E quegli uomini che non sono papà chi li festeggia?– faccio osservare.

Hai ragione, mamma, è veramente ingiusto che gli uomini non abbiano la loro festa– hanno convenuto entrambe.

Magari mi sbaglio, ma mi sembra che il futuro della specie sia in ottime mani.

26 pensieri su “Pari o dispari?

  1. Da ometto indirizzato al femminismo grazie a amiche che hanno avuto la pazienza di mostrarmi tutta una serie di piccole e grandi discriminazioni attuate in un senso diverso da quello di ‘scelta’, temo che il percorso per dichiarare il femminismo ‘normalità’ sia ancora molto, molto, molto lungo…

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  2. Chissà perché alla fine si parla degli uomini…non so, vorrei che ci fosse davvero uno spazio pari in cui abitare. Per ora siamo dispari, penso alla letteratura, alle scienze, alle posizioni politiche.
    Sì, sono femminista. Penny

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  3. Sogno un mondo in cui si possa semplicemente dire “genere umano” o “persona” senza altre etichette , che non vuol dire affatto che sia tutti uguali perché è fondamentale avere delle differenze ma ecco… Era per dire : concordo in pieno! 😊

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  4. Hai scritto un bell’articolo, equilibrato e di buon senso. Tutti dovremmo auspicare un mondo in cui uomini e donne vadano avanti insieme, alla pari, dividendosi equamente i compiti della vita, ognuno per le proprie capacità e inclinazioni.
    Purtroppo non è così e in questi tempi c’è stata una regressione: Russia, Turchia, Pakistan e altri paesi hanno varato leggi che ci fanno tornare indietro di secoli.
    Nel 68 avevo vent’anni, allora pensavo che non fosse necessario “emancipare” la donna, ma che si dovesse “migliorare” l’uomo. Adesso c’è parecchia confusione: maschi che non sono Uomini, femmine che non sono Donne e non mi riferisco al sesso di entrambi, ma al carattere, alla maturità, alla capacità di comprendere, di accettare, di condividere, di sopportarsi vicendevolmente.

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  5. Buon giorno! anche io ieri ho fatto le stesse riflessioni, io non mi sento molto femminista, nel mio animo mi sentirei pari, purtroppo siamo circondati ANCORA da molta ignoranza, dovremmo solo ricordare che prima di tutto siamo tutti esseri umani e chissà, ma siamo qua, su questo pianeta, uomini e donne, non credo per farci del male, … Concordo che il futuro sia in ottime mani… Buona giornata

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