Erodaria è il mio nom de plume, il mio alter ego letterario da 8 anni. Voglio molto bene a Erodaria. Il progetto di questo blog è stato bello per tante ragioni. Nonostante sia partito nella quasi totale incoscienza e incapacità digitale da parte mia, ha portato con sé moltissimi doni: lo spazio della scrittura, il posto in cui poterlo fare liberamente; la gioia dell’incontro con qualche fedele lettore, anche ondivago, o sporadico, ma comunque presente e vivo per me; il dono prezioso di aver fermato tanti momenti della mia vita di giovane mamma, tutte le meravigliose perle infantili di Signorina A, Mademoiselle C e Miss T; il tenere traccia delle briciole del mio cambiamento; il pensare di poter scrivere altro, il coraggio di farlo; gli incontri con altre persone, diventate nel tempo preziose, con cui condividere proprio pezzi di cammino di scrittura e di amicizia.
In questi mesi, ho cominciato a scrivere anche altrove, in un progetto che mi dà tantissima emozione, e gioia, e anche insospettabile energia.
Scrivo lì come Chiara, maestra Chiara, e chiedo ai lettori di quella che conoscete come Erodaria di provare a seguirmi anche lì, se vi va, per un po’. Di dare una possibilità anche a maestra Chiara, che scrive con maestro Luca e, in futuro, con chi ne avrà piacere:
Sono tantissimi i motivi che mi fanno amare questo progetto: forse per chi ha letto finora Erodaria, la bottega delle Storie in contrappunto sarà quella in cui ritrovare, almeno un po’, quella voce . Ma tutto il resto è davvero ricchissimo, un viaggio per me di meraviglia verso la maestra che voglio essere, ma soprattutto un volo per costruire liberi sentieri, bambini e adulti liberi, consapevoli, felici di imparare e di stare insieme.
Vi aspetto anche, e soprattutto, di là.