Le ragioni sono tantissime.
In uno spettacolo di Paolo Nori, che si chiama “Libertà. Primo episodio”, lui ha parlato di parole parassite o forse erano pensieri parassiti, ma comunque che sollievo meraviglioso quando scopri che qualcuno ha dato un nome ad un nemico che tu combatti abbastanza sempre, cioè le parole già dette e i pensieri già pensati da altri, che prendono vita in noi e sopravvivono, moltiplicandosi in giro, come virus pandemici, senza che noi li percepiamo come presenze pericolose.
Uno degli studenti di Don Milani ha lasciato una testimonianza raccolta in un libricino di pochi anni fa, nella quale racconta che spesso Don Lorenzo diceva che sciupare il tempo era come una bestemmia. Ne ho letto in un altro piccolo libro prezioso (scritto e venduto a scopi benefici per quella stessa preziosa attivista per la quale io confezione maldestri cappelli in lana), nel quale, tra le altre cose, si consiglia a chi vuole scrivere di scrivere, di trovare, insomma, il tempo per farlo.
Le elezioni politiche sono determinate (anche e soprattutto) da parole e pensieri parassiti che viaggiano attraverso piazze comunicative che appartengono a pochi uomini ricchissimi al mondo, cementando il tragico dominio dell’economia sulla politica.
Alcune esperienze puntuali, solo mie, mi hanno indotta a comprendere che quello di cui ho bisogno intimamente è di comunicazione reale a viso aperto, non di incontrare informazioni indirizzate ad altri (o, addirittura, indebitamente a me) in un paese inesistente, che esercita un potere un po’ nocivo sulle mie giornate reali e sulla mia vita interiore.
Forse uno può immaginare (io sì) che attraverso la via semplice dei social si possa esercitare un potere sul mondo, ma è infinitamente più grande il potere opposto, almeno per me.
Invece, ecco, io voglio pensieri miei, voglio la realtà che vedo e che sento, voglio tempo per scrivere e creare e stare con le persone; ho bisogno di non avere dimensioni che vivano fuori dalle relazioni reali; desidero provare a riacquistare un po’ di libertà e pensieri e indipendenza; voglio difendere la mia singola molteplicità.
Riuscirò a resistere fuori dai social a cui dedicavo tempo di scarso valore?
Chissà.
#giorno3
