un giorno sono uscita in perlustrazione
del silenzio
e dei suoi abissi fioriti
ero pittrice che brama di catturare la sue profondità misteriose
ma non sapevo di non possedere abbastanza colori:
erano sempre uno meno che infiniti
ho nuotato
dentro ad un buio senza sogni
dove il silenzio era fango nero
castigo di una divinità senza corone
sono salita in superficie
e ci ho trovato un silenzio d’oro e salmastro
che mi guariva pelle e pensieri
quando il cielo s’è coperto di nuvole
allora il silenzio è diventato bianco,
ha ricoperto il mio corpo disteso
e da lieve solletico
lento è mutato in pesante valanga
un vento improvviso ha soffiato un silenzio arancione
libero e potente più di qualsiasi conversazione
mi ha trascinata per mesi lunghi ere
dentro ci abitavano le ombre delle parole più vere
un vulcano sotterraneo ha sputato un silenzio trasparente
fatto di un aerosol di minuscoli puntini
ho creduto a lungo fossero briciole di nonnulla
poi ho capito che erano scintille di un arcobaleno
ho chiuso gli occhi
e ti ho trovato
lì, dentro al silenzio che hai sempre abitato.
