Nel mio piccolo mondo ci sono dei bambini che, per la recita di fine quarta elementare, sognano di fare un viaggio lungo diverse rotte del Mediterraneo. Fanno diverse tappe, conoscono nuove parole per descrivere cibi che non hanno mai assaggiato, danzano a ritmi inventati con strumenti che nemmeno conoscono, suonano seguendo note pensate in un altrove che li rallegra e li incuriosisce. E intonano, nel finale, una canzone per bambini, la cui portata non sono ancora in grado di afferrare. Per scelta non è stata loro spiegata pienamente, ma c’è. E un giorno, da grandi, loro, canticchiando questo testo che hanno imparato a memoria e riemergerà all’improvviso, sapranno che gli adulti che gliel’hanno insegnata, i loro maestri, ritenevano che fosse importante. Sarà una tesserina, non so quanto grande, ma luminosa nel loro percorso.
Nel mio piccolo mondo, al mattino, al momento di partire da casa per portare a scuola le bambine, mi sento chiamare dal cancello. È il giovane F, mio nipote quasi quindicenne, che è passato di fronte a casa nostra mentre sta andando a piedi a prendere la metro, per partecipare alle manifestazioni con cui le giovani generazioni chiedono politiche dirette al contenimento dei cambiamenti climatici.
Nel mio piccolo mondo, ci sono studenti universitari che organizzano incontri per sensibilizzare i loro coetanei su uno sviluppo durevole (che poi è il modo migliore per dire “sostenibile”).
Nel mio piccolo mondo, c’è che una volta ho incontrato casualmente per strada il mio medico di base, che è una donna. Anche se ci siamo viste tre volte in tutto da quando l’ho scelta e per mia fortuna queste tre volte sono state una volta l’anno per il certificato medico non sportivo, non solo mi ha incredibilmente riconosciuta, ma con un gran sorriso mi ha chiesto, così, in generale, come mi sentissi.
Nel mio piccolo mondo, dopo la recita di fine anno di un’altra quarta elementare, durante la quale una bambina è scoppiata a piangere per il dispiacere di aver confuso una battuta, la platea ha fatto un applauso più forte e caldo che poteva.
Nel mio piccolo mondo, per la festa della mamma alla scuola materna siamo state unite in una galleria di meravigliosi ritratti, l’una accanto all’altra, in un tripudio di colorata diversità.
Il mio piccolo mondo non è solo mio ed è proprio questo che lo rende tanto grande.
Sarebbe bello fosse abbastanza grande per tutti
o forse il problema è che troppi non ci vogliono entrare…
"Mi piace"Piace a 1 persona