L’inverno a primavera

Le gelate tardive sono quel ritorno di temperature invernali quando la primavera ci ha già illuso quel tanto da indurre i più coraggiosi tra noi al cambio di stagione degli armadi. Quando l’azzurro nitido e terso del cielo non ti dice davvero niente di buono, a te, pioniere del sandalo, che stai già con gli alluci en plein air.

Il ritorno del freddo è quella cosa che fa ritirare le api nelle loro arnie, a far sfera intorno alla regina, forse chiedendosi perché. Quella cosa che pietrifica i fiori che non diventeranno mai frutti, facendo ammattire agricoltori, professionisti e amatori, speranzosi ingordi di ciliegie, cicogne in villeggiatura, bombi e tutta la compagnia degli impollinatori.

L’ondata di gelo è inattesa ma puntuale. Arriva sempre quando i termosifoni non possono accendersi più, vorrai mica riempire la bassa troposfera delle polveri sottili del tuo camino.

Il freddo a fine Aprile svela profonde differenze antropologiche. Inesorabile, divide la gente tra chi ha messo in soffitta il piumone e versa gelide lacrime di coccodrillo e chi si pavoneggia di tenerlo fino a Ferragosto sbeffeggiando l’abbaglio preso dalle cicale, già a letto da settimane in camicia di chiffon.

L’inverno a primavera fa tanto piacere ai complottisti, che non vedevano l’ora di poter mettere in dubbio i cambiamenti climatici e ai vecchi borbottoni che, signora mia, dove si son cacciate le mezze stagioni?

Inutile continuare a lamentarsi, è un modo come un altro per realizzare che la Terra fa un po’ quello che le pare.

13 pensieri su “L’inverno a primavera

  1. Noi abbiamo già i piccoli frutti di albicocche e ciliegie sulle piante. Mio marito dice che non verranno danneggiati. Speriamo! Però avevamo appena tirato fuori dalla serra i grossi vasi di limoni e spero che anche quelli non abbiano subito danni, perché quella notte ci fu la brina: tutto bianco il prato e non avevamo ancora spento la caldaia e i termosifoni si sono riaccesi. Le piantine di coleus, appena piantate nelle grosse ciotole, sembrava volessero ritirarsi dentro la terra e hanno rattrappito le loro foglioline.
    Buon pomeriggio e buon fine settimana.

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  2. e non solo la terra fa quello che le pare! Tocca smettere di lamentarsi e accettare le cose per quello che sono e…. Capire che l’unico cambiamento possibile è quello dentro di noi. Tanto, il tempo fa come vuole e chi è quadro non diventerà mai tondo se non lo vuole lui!

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