Per caso sento parlare del verde di Parigi.
L’espressione evoca immediatamente in me immagini di bohème, belle époque, poètes maudits. Comincio a chiedermi di cosa si tratti. Forse è il colore che hanno quegli ottocenteschi tetti parigini rivestiti in rame, una volta che si sono ossidati? Non sarà un pigmento tipico dell’Impressionismo o dei fauves? Fu una tonalità d’abito usata per confezionare abiti alle Grande dames che passeggiavano sugli Champs-Élysées?
Apro Wikipedia: fine della poesia.
Il verde di Parigi è un potente veleno a base di arsenico che fu usato per disinfestare dai ratti le fogne della capitale parigina. Ah, incidentalmente, prima fu impiegato come pigmento in pittura e come componente nelle carte da parati. Pare abbia ucciso Napoleone, che dormiva a Sant’Elena in una stanza tappezzata, toh, proprio con arsenico.
Sono settimane che mi occupo di cercare solfuri in risaia, attraverso una semplice reazione colorimetrica, che rende i miei campioni blu. Se i campioni si colorano i solfuri ci sono. I solfuri sono biocidi, fitotossici e se inalati in grandi quantità provocano tossicità acuta anche nell’uomo. Se non senti più odore di uovo marcio, cominci a preoccuparti e ad avvicinarti a grandi falcate al Pronto Soccorso più vicino.
Quando, di ritorno dalla risaia, i campioni sono blu, sono felice. La mia fatica di analista di laboratorio e ricercatrice è ripagata. Da un veleno, ma che importa.
Un veleno può assumere nella mia testa un colore che evoca poesia e bellezza, pur essendo un ratticida. Oppure può ripagarmi da settimane di fatica. Questo mi dice che rimanere confinati nelle proprie impressioni e sensazioni, nella propria testa, spesso non è affatto una buona idea.
Ho imparTo una cosa nuova😁
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Quindi la risaia era “impestata”?
La tua gioia (non voglio turbare la tua carica poetica) era averlo scoperto in vista quindi di un rimedio salvatore della salute pubblica?
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no, io valuto una tecnica particolare (il sovescio) in risaia biologica e il suo eventuale effetto fitotossico su riso e malerbe
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“Sovescio”, tu l’hai messo tra parentesi, ma per me ha avuto l’effetto rivelatore di una magica parola, che apprendo solo ora e che ignoravo, e che mi ha aperto tutto un mondo (wikipedia, già, tanto per cambiare).
Adesso sono più tranquillo e potrei anche immaginarti perfino come un angelo custode.
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🙂
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Perché devi andare al Pronto Soccorso se non senti più odore di uovo marcio?
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perché i solfuri (che ad alte concentrazioni portano a morte) dopo un po’ inibiscono i recettori dell’odore (quando non senti più l’odore sei in condizioni molto pericolose)
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Capito. Grazie.
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nn sapevo sta cosa pensa che credevo s parlasse di moda grz per l info:)
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eheheheh 🙂
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a volte le cose sono come i veleni: non fanno male subito, non sempre ma solo se si esagera o non c’è la giusta distanza…
( e niente, m’è venuto in mente questo… che ne so io del perché…)
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quant’è vero!
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Però che belle le tue ipotesi su tetti di Parigi …
PS: abbiamo entrambe rinfrescato i nostri blog con lo stesso tema!
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eh già!
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