La teoria dei cerchi concentrici

A differenza della maggior parte delle donne che conosco o che i mezzi di comunicazione raccontano, io mi metto a dieta nella stagione fredda, contravvenendo ai dettami della biologia e della prova costume. Son tutti capaci di entrare in un bikini, mentre è decisamente più arduo infilarsi in un paio di jeans, quando le temperature rendono l’operazione necessaria. In estate prendo peso. Non è una questione di metabolismo, ma di freni inibitori e di senso di libertà. Mi va di mangiare senza troppi pensieri. Al rigore, ci torno in inverno.

Mi sento singolare in questo? Un po’ sì. Come la mia amica R che al liceo starnutiva ad ogni pelo di sopracciglia estirpata a colpi di pinzetta e io ho sempre trovato la cosa così originale, che desideravo anche io possedere quell’affascinante cortocircuito neurotrasmissivo.

Ho sempre percepito come singolare anche la mia teoria dei cerchi concentrici. Ho immaginato il mio cuore come fatto di tante zone, ciascuna leggermente più piccola di quella che la circonda, come degli insiemi, forse non concentrici, ma uniti da una relazione di inclusione. Uno dentro l’altro, dal più grande, esterno, al più piccolo, interno.

So per certo che non potrei dire male (e nemmeno forse eccessivamente bene ma questo credo abbia maggiormente a che fare con la sabauditudine) di qualcuno che sta in una zona del mio cuore ad un interlocutore che abita in una zona più esterna. L’ho intuito quando qualche mia amica, da ragazzine, si lamentava con me della propria madre. Mi sembrava strano sul serio. Probabilmente sono stata un’adolescente che non ha idealmente ucciso il padre e la madre nel processo del crescere, ma non avrei mai potuto dire male di mia mamma con qualcuno che, per quanto mi fosse caro, abitava una zona più esterna del mio cuore. Non posso assecondare critiche a care amiche da parte di conoscenti, non posso valutare il lavoro di un collega che stimo con qualcuno di cui non riconosco le specifiche capacità.

Mi dico sovente che parlo troppo e dovrei sul serio tacere di più, ma so che quando parlo di qualcuno a qualcun altro, lo faccio ancora secondo quella singolare teoria.

5 pensieri su “La teoria dei cerchi concentrici

  1. Mi sono riconosciuta in alcune tue affermazioni ed è strano, ma anche io inizio a fare un po’ di dieta in autunno, per non dover allargare le gonne dell’anno scorso, anche perché in estate, come si fa a rinunciare a tutta la frutta che abbonda in giardino?

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