Far di umiltà virtù

Se c’è una cosa che mia nonna A mi diceva più spesso di tutto il resto
è che nella vita nulla è più importante di questo:
“Essere umili, starsene in basso, mantenere i piedi attaccati lì sotto.
Con chiunque tu parli, calzolaio o primario, Sancho Panza o Lancillotto,
un carpentiere, la tua prozia o il re dell’Estremadura
non accomodarti mai su nessun piedistallo, men che meno se di tua fattura.

Chiunque è più bravo di te in una qualche arte, materia o abilità:
saperlo in anticipo ti può risparmiare avvilimenti e viltà.
Che poi tu sia brillante in un qualche sapere o saper fare
È matematico, è roba naturale, è ciò che ti permette di campare.

Non gonfiare il tuo petto è questione di elegante sobrietà:
un pavone in borghese è ben più affascinante di un tacchino in taffetà.
E quando allora di te si scoprirà un’insospettabile virtù
La stima che desterai splenderà persino un po’ di più.

L’umiltà la insegna la terra, umile di nome e di fatto
Ci dice la generosità senza sbandierarla, con esemplare tatto
Qualche incauto la dà per scontata senza remore e paure
Ma lei è capace di dettare il cantico delle creature”.

Era vera per davvero, nonna, questa verità che hai custodita:
la terra è calda, fertile, ospita e genera la vita
dà spazio all’acqua, all’aria, a milioni di microscopiche esistenze
brulica di talpe, formiche, lombrichi buoni anche per le lenze.

Dà casa alle radici, nutre fili d’erba e sequoie,
nasconde segreti, scrigni, pozzi e baboie*
sotto sotto a tutti ci fa da mamma, pure se non vogliamo
sorregge ogni passo, ci abbraccia quando cadiamo.

Se ci penso bene, senza di lei dovremmo inventarci come volare
non sapremmo nemmeno bene che cosa mangiare
staremo a digiuno di capriole sui prati e partite di pallone
saremmo tristi creature senza querce, margheritine e denti di leone.

Eppure se ne sta in silenzio, senza darsi nessun tono o vanità
Lavora sempre in basso, campionessa di generosità.
Aspetta che sia tu ad accorgersi della sua presenza.
Non sarà mai lei a rinfacciarti che non puoi vivere senza.

Da grande ho cominciato a metterci le mani per lavoro
e lo so anche dai numeri che la terra vale davvero più dell’oro
Ma la prima a dirmelo, nonna, sei stata tu:
Quant’è prezioso far di umiltà virtù.

(*insetto, in piemontese)

 

12 pensieri su “Far di umiltà virtù

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