Non ho ancora capito da dove provenga esattamente quella sensazione frequente di sospensione di giudizio che mi accompagna in moltissimi ambiti della mia vita. Non riesco a capire se il mio frequente non saper prendere una posizione arrivi direttamente dal mio antico e profondo imprinting spirituale, dal mio scarso senso dell’orientamento, dalla mia formazione agronomica che mi ha educato all’analisi della complessità e alla risposta “dipende”, dalla consapevolezza socratica di non sapere nulla veramente, o da una problematica sindrome dell’impostore.
So prendere posizioni nette solo su temi che mi sovrastano di molti ordini di grandezza, tipo la dignità di ogni persona o la necessità di preservare le risorse naturali. Sulle cose piccole, tipo scegliere da un menù al ristorante o il modello di una sneaker, anche vado abbastanza forte. Forse, ora che ci penso, ho un problema sulle cose di media grandezza, quelle della mia statura, quelle che posso guardare dritto negli occhi.
La prima settimana di scuola primaria di Miss T si è conclusa con una mezza giornata a scuola con mamma e papà. Sopra la lavagna della classe che ci ospitava c’era un piccolo striscione con questa scritta: “qui tutti possono sbagliare“. Non l’ho messa a fuoco subito, ma da quando l’ho letta e ne ho realizzato il significato non mi ha abbandonata. Mi frulla in testa in queste settimane di grande impegno settembrino, che nella mia vita sta battendo il ritmo di un ulteriore scatto di crescita. Gli scatti di crescita non ce li hanno mica solo i neonati e gli adolescenti, è bello rendersi conto sia che ci accompagnano (e poi ci abbandonano per un po’, per fortuna) anche dopo. E quella frase sopra la lavagna, nella piccola scuola in stile Liberty di Miss T, mi ha infuso una certa strana e buona tranquillità.
La tranquillità di poter sospendere il giudizio quando mi guardo dritta negli occhi e di poterlo continuare a fare con un certo sollievo anche quando guardo alla vita, altrettanto densa di scatti di crescita e valli un po’ fangose, degli altri.
(illustrazione di https://www.stephan-schmitz.ch/ )
Queste parole che hai scritto avrei voluto scriverle io, lucide e sagge, davvero molto belle.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sospendere il giudizio è sempre segno di modestia e di prudenza, diciamo di intelligenza. Certo poi, una volta sospeso e soppesato il giudizio va espresso sempre però con giudizio!
"Mi piace"Piace a 1 persona