Gratis

Una donna appena uscita dal luogo di lavoro è alla guida della sua utilitaria. Nonostante ci sia ancora luce, sa di essere in ritardo. Nella prossima ora dovrà passare a prendere le figlie in luoghi diversi, portarle sane allegre e salve a casa, preparare una cena senza averne ancora deciso le portate. Ha il viso concentrato sul suo futuro prossimo, guarda la strada senza registrarne i dettagli. Su una via secondaria a senso unico, ad un tratto la sua attenzione è attirata da un uomo che la percorre a piedi in direzione opposta alla sua. Non è sul marciapiede, ma sulla carreggiata. È basso, di taglia robusta, vestito in maniera anacronistica, trascina un carrellino da spesa a quadri scozzesi, indossa occhiali da sole nonostante piova. Il cervello della donna lo registra velocemente nella categoria “strani”. Pochi secondi prima di incrociare l’utilitaria della donna, l’uomo si ferma, fa scivolare sul naso con una mano gli occhiali da sole alla John Belushi , fissa la donna e, mentre alza l’altra mano in un cenno di saluto, apre la bocca in un grande sorriso. La donna fa appena in tempo ad accorgersene. Si risveglia improvvisamente dalla sua trance organizzativo e prosegue per la sua strada accorgendosi di sorridere e dispiacendosi che l’uomo strano non possa più vedere l’esito del suo saluto.

Un gruppo di famiglie con bimbi piccoli al seguito trascorre la domenica in una piccola località di montagna accessibile solo attraverso una funivia. È inizio aprile e c’è ancora moltissima neve. Il gruppo si avventura in una passeggiata sulla neve verso un altro piccolo borgo poco lontano. La neve non è più stata battuta negli ultimi giorni e ha perso portanza. I bambini accusano un po’ di fatica. I loro calzini a forza di giocare ad affondare i piedi nei cumulo più cedevoli sono fradici. A un certo punto decidono di esser stanchi e affamati e cominciano a lamentarsi. Prima a turno, poi tutti insieme. Il borgo è molto vicino e gli adulti incoraggiano i bambini a proseguire in quell’impresa, che è alla loro portata. I bambini continuano a piagnucolare. Sullo stesso sentiero di neve compare in senso opposto una mamma con due bambini. Lei li incoraggia, loro si lamentano. Quando incrociano la comitiva, il bambino più piccolo della donna offre degli orsetti gommosi ai bambini della comitiva . La donna spiega che lo ha motivato a continuare la passeggiata concedendogli in premio le caramelle, a patto che lui ne offrisse anche agli eventuali altri bimbi incontrati. I bambini della comitiva ringraziano e proseguono la loro passeggiata, ritemprati.

Il mondo apre continui squarci di poesia. Ti chiama accanto e, senza preavviso, slaccia i cordoni della sua saccoccia mostrandotene i tesori. La vita può essere improvvisamente leggera se quando percorri strade con fatica, preoccupazione, fastidi e ritardi, lei ti viene incontro con un sorriso e degli orsetti di gomma. Gratis.

7 pensieri su “Gratis

  1. Bello, e molto vero. L’altro giorno, al telefono, il moroso che tornava verso casa sua da lavoro, ad un certo punto inizia a dire: “Ma cos’è…?”

    Salta fuori che un signore tutto impettito, in giacca e cravatta, pedalava al crepuscolo lungo una strada (su cui non era il caso) a cavallo di una Graziella con il cestino di vimini decorato di fiori.

    Me l’hai fatto tornare in mente 🙂

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