Comporre il senso

Una suora con l’abito blu trascorre la giornata davanti ad un piccolo emporio di montagna per incentivare il dono di alimenti a lunga conservazione da mettere a disposizione a famiglie o individui in situazione di indisponibilità economica. Mentre è all’opera, parla con le persone che passano di lì, interessandosi alle loro storie. Rassicura una donna sui suoi problemi di salute, promettendole che la raccomanderà alla Madonna nella veglia di preghiera di quella sera stessa. Durante la fiaccolata della sera, mentre prega per quella donna e chissà per chi altro, tira fuori dalle tasche dell’abito blu una manciata di caramelle per i bambini presenti.

Una persona, in una conversazione qualsiasi, riesce a non denigrare nessuno, a trattenersi dal criticare un altro con terzi, a risparmiare l’umorismo spiccio della derisione, a tacere le debolezze altrui anche quando sarebbero una comoda coperta sotto cui nascondere le proprie.

Una donna anziana fatica ad uscire con le stampelle dall’ascensore di un convalescenziario. Un uomo sconosciuto lì accanto si offre di aiutarla. Lei lo guarda dritto negli occhi e gli dice: “Mi lascio aiutare solo se lei non ama le idee di” (segue nome di politico italiano che ama le felpe con scritte molto visibili e le collane liturgiche).

Due ultra-novantenni, moglie e marito, chiacchierano fitto tutto il giorno del più e del meno. Uno dei pochi segni dell’età avanzata è l’udito zoppicante, per cui parlano ad alta voce e il vicinato può apprezzarne le affettuosi conversazioni. A un certo punto è possibile distinguere la pianificazione delle loro vacanze estive 2020.

La vita ognuno la compone così, semplicemente infilando un gesto dopo l’altro, mostrando quel che è [in termini di coerenza, speranza, coinvolgimento verso gli altri, capacità di affrontare le conseguenze delle proprie scelte] attraverso quel che fa nelle piccole cose. Prendo nota mentalmente di quelli che mi sembrano più belli, quelli che mi fanno acchiappare uno dei milioni pezzi di senso, quelli che mi fanno venir voglia di cercarlo anche io e realizzarlo in me e poi fuori, di essere migliore, almeno un po’, almeno in uno dei suoi milioni di pezzi, o di gesti.

(Illustrazione di Tina van Dijk Art https://www.facebook.com/Tina-van-Dijk-Art-178384439276259/?tn-str=k*F )

(Colonna sonora: https://www.youtube.com/watch?v=Wc7hliMuiWc )

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